Ti stai chiedendo se uno straniero può davvero comprare casa a Dubai?
Vuoi capire se le regole sono chiare e tutelanti come quelle italiane, o se esistono zone grigie?
O magari ti domandi se investire negli Emirati è più semplice o più complesso rispetto a comprare un immobile in Italia?
Gli stranieri possono acquistare immobili negli Emirati Arabi Uniti?
Sì, uno straniero può acquistare casa a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti, a patto che l’immobile si trovi in aree specificamente autorizzate. Il principio è semplice: in alcune zone lo Stato ha deciso di aprire il mercato immobiliare agli investitori internazionali, offrendo piena proprietà. È una logica diversa da quella italiana, dove la proprietà è sempre consentita ma spesso accompagnata da burocrazia complessa, tempi lunghi e incertezze interpretative.
A Dubai, invece, le regole sono chiare fin dall’inizio e uguali per tutti.
Cosa significa davvero acquistare in una zona freehold?
Il termine freehold indica la piena proprietà dell’immobile e del terreno su cui insiste. In pratica, se acquisti in una zona freehold, sei proprietario al cento per cento, senza limiti temporali. È come acquistare una casa in Italia con atto notarile, trascrizione e diritti pieni, ma con una procedura spesso più snella e rapida. A Dubai la proprietà viene registrata presso il Dubai Land Department, un po’ come la Conservatoria dei Registri Immobiliari italiana, con tempistiche decisamente più veloci e un sistema molto digitalizzato.

Le differenze con l’Italia tra proprietà, vincoli e burocrazia?
In Italia acquistare un immobile è un diritto consolidato, ma spesso significa affrontare verifiche urbanistiche complesse, conformità catastali, sanatorie e tempi che possono dilatarsi per mesi. A Dubai il processo è più standardizzato: l’immobile o il progetto devono essere approvati prima ancora di essere messi sul mercato. Questo non elimina il rischio, ma riduce fortemente l’imprevedibilità. La vera differenza non è tanto nella proprietà, quanto nella chiarezza delle regole e nella velocità con cui vengono applicate.
C’è però un aspetto fondamentale che molti sottovalutano: negli Emirati Arabi Uniti le regole immobiliari non sono identiche ovunque. Ogni emirato ha proprie normative, proprie zone aperte agli stranieri e procedure differenti. Dubai, Abu Dhabi e Ras Al Khaimah, ad esempio, hanno approcci simili ma non sovrapponibili. Capire dove si sta investendo è importante quanto decidere di investire.
Il valore aggiunto di appoggiarsi a Rema consiste in primis nella nostra conoscenza specifica delle diverse regolamentazioni, emirato per emirato.
Esistono limiti o restrizioni per chi non è residente?
Le restrizioni non riguardano la nazionalità, ma la zona in cui si acquista. Alcune aree sono riservate esclusivamente ai cittadini emiratini, altre prevedono formule diverse come il leasehold, simile a un diritto di superficie a lungo termine. È un po’ come in Italia quando si parla di vincoli paesaggistici o destinazioni d’uso: non tutto è acquistabile allo stesso modo. Il punto chiave è sapere esattamente cosa si sta comprando prima di firmare.
Perché confrontarsi con noi prima di acquistare a Dubai
Capire se un acquisto a Dubai è davvero paragonabile, o addirittura più semplice, di uno in Italia richiede esperienza sul campo. In Rema aiutiamo gli investitori italiani a orientarsi tra zone freehold, tipologie di proprietà e procedure locali, traducendo un sistema diverso in qualcosa di comprensibile e concreto. Il nostro lavoro non è vendere immobili, ma aiutarti a capire se quell’immobile ha senso per te, oggi e domani.
Un consiglio di buon senso per chi investe dall’Italia
Non dare mai per scontato che ciò che funziona in Italia funzioni allo stesso modo negli Emirati, e viceversa. Ogni mercato ha le sue regole, i suoi equilibri e i suoi rischi. Il vero investimento intelligente non è scegliere il paese giusto, ma capire bene il contesto prima di muovere il capitale. Informarsi, confrontare e farsi affiancare è sempre la scelta più solida, soprattutto quando si guarda oltre i confini.
